Da chi fare un tatuaggio o un piercing a Roma nella massima sicurezza
Da chi fare un tatuaggio o un piercing a Roma nella massima sicurezza
“Ad affaritaliani.it, parla Marco Manzo, un’autorità nel settore, che ha aperto uno dei primi studi di tatuaggio e piercing della capitale, primo in assoluto nella zona nord nel lontano 1992. Oltre a questo, è il primo docente nei corsi professionali in Italia sin dalla loro istituzione e primo docente dei corsi sperimentali europei in igiene, sicurezza sul lavoro e tecnica di tatuaggio e piercing”
Manzo, in un momento in cui la diffusione del tatuaggio e del piercing ha raggiunto livelli molto elevati, a chi bisogna rivolgersi per effettuare tatuaggi e piercing in sicurezza?
“Da quello che sono le mie informazioni, solo a Roma si contano circa 1300 studi di tatuaggi autorizzati e 10.000 abusivi, raggiungendo la più alta offerta al mondo rispetto alla popolazione. Bisogna rivolgersi soltanto ai professionisti del settore che abbiano conseguito l’attestato per l’esercizio di questa professione nei corsi professionali e che lavorino in studi autorizzati.Il mio suggerimento è quello di diffidare fortemente degli abusivi poiché sia il tatuaggio che il piercing sono pratiche che, se non eseguite rispettando le norme igienico sanitarie ed in luoghi non idonei, possono aumentare di molto i rischi connessi a tali procedure”.
Ci spieghi meglio…
“Sicuramente è necessario fare una selezione e scegliere il meglio tra gli autorizzati per una buona esecuzione e per scelta di materiali utilizzati”.
A proposito di piercing: come vengono effettuati?
“Noi utilizziamo, come la maggior parte degli studi professionali l’ago cannula per l’esecuzione del piercing, sterile e monouso scartato davanti al cliente ; le pinze e le forbici sono sterili, sempre scartate davanti al cliente ed utilizziamo gioielleria in acciaio chirurgico di grado medicale, titanio, bioplastica ed altri materiali biocompatibili usando guanti usa e getta. E’ importante anche dire che è giusto che l’utenza che decide di praticarsi un foro, sappia che le pistole fora lobi, utilizzate principalmente da farmacie, gioiellerie e profumerie, frequentemente non sono usa e getta e vengono inseriti materiali che spesso non rispettano le norme europee EN1811,placcati o nichelati, che aumentano il rischio di allergie. Quando le pistole non sono usa e getta o non hanno bicchierini di protezione, inoltre, possono essere contaminate ed aumentare il rischio di malattie infettive.
Gli operatori di queste attività sono autorizzati all’esercizio della pratica di piercing: Il Ministero della Sanità, dal 1998 , richiede corsi professionali di 90 ore per gli esercenti l’attività di piercing da svolgersi in luoghi autorizzati e non mi risulta che nessuna farmacia , profumeria o gioielleria lo sia.In passato , inoltre, il Presidente dell’Ordine dei Farmacisti inviò una circolare in merito dichiarando che non si tratta di una pratica di loro competenza.L ‘utilizzo della pistola fora-lobi rientra nell’uso comune e in alcune regioni del Nord Italia , tra cui Emilia Romagna, Toscana e Veneto ,anche questa pratica è stata normata pertanto gli esercenti di attività che esulano dal tatuaggio e piercing sono autorizzati limitatamente alla foratura del lobo dell’orecchio dopo aver fatto comunicazione all’autorità competente. L’utilizzo di tale strumento in altre zone del corpo è improprio”.
Ecco l’articolo completo
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