Capezzolo introflesso,come risolvere con un piercing al capezzolo a Roma

Capezzolo introflesso, come risolvere con un piercing al capezzolo a Roma

Il capezzolo introflesso, o “cieco” è uno dei motivi per i quali si decide di praticare un piercing.
Il risultato, eseguendo un piercing al capezzolo, è visibile immediatamente: il piercing si può anche togliere dopo alcuni mesi e nel 95% dei casi il capezzolo rimarrà estroflesso.
E’ chiaro che data la delicatezza della zona sia fondamentale rivolgersi a professionisti del settore che abbiano conseguito le qualifiche necessarie all’esercizio della professione: mettersi in mano a degli abusivi, che non sono in grado di garantire l’applicazione di tutte le normative igienico-sanitarie può essere un grave rischio per la salute.

Piercing capezzolo di Marco Manzo

Solo a Roma, a fronte di 1200 studi autorizzati, si stima la presenza di circa 30.000 abusivi.
Al Tribal Tattoo Studio, primo studio di tatuaggi e piercing a Roma nord, Marco Manzo esegue questa tipologia di piercing  nella massima sicurezza da circa 30 anni, ed è docente di igiene e sicurezza sul lavoro e tecnica di tatuaggio e piercing nei corsi professionali necessari per l’esercizio dell’attività sin dalla loro istituzione.
Si possono introdurre anche monili con palline molto piccole, per chi non fosse amante del piercing.
Tutti i gioielli utilizzati al Tribal Tattoo Studio sono biocompatibili e di materiali  e della migliore qualità (acciaio chirurgico, titanio, teflon, bioplastica), nel rispetto della normativa UNI EN 1811:2011.

Per conoscere tutte le norme igienico-sanitarie applicate al Tribal Tattoo Studio, leggi anche l’intervista a Marco Manzo per L’Osservatore d’Italia.

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